Si discute nel web di un articolo apparso sull'Osservatore Romano del 4-5 gennaio a firma Gaetano Vallini. Il pezzo, dal titolo "Re Davide? Una pop star" inizia con le parole di Bono Vox:
"A dodici anni adoravo Davide: per me era come una pop star, le parole dei salmi erano poesia e lui era un divo. C'è da dire che, prima di diventare profeta e re di Israele, Davide aveva dovuto subirne parecchie: era andato in esilio e poi finì in una caverna dove fece i conti con se stesso e con Dio. Ed è proprio lì che la soap opera si fa interessante: Davide compone il suo primo blues". Detta così - nota l'opinionista del giornale del vaticano- ha tutta l'aria di un'affermazione irriverente. E invece questa dichiarazione fatta da Bono, il leader degli U2, una delle rock band più importanti degli ultimi trent'anni, può essere letta come una originalissima dichiarazione di fede.
Da qui Vallini parte alla scoperta della religiosità di Bono Vox attraverso una lettura dei brani degli U2, disseminati di citazioni tratte dal Vangelo e dalla Bibbia.
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